mercoledì 27 maggio 2015

Mia mamma Govoni Maria Grazia, ultima di tre figli nacque a Bondeno in provincia di Ferrara l'8 settembre 1942. Il suo papà era Paolino Govoni e la sua mamma Oriele Resca.
Dopo l' infanzia difficile del dopo guerra, all età di 10 anni cominciò, per necessità, a lavorare come bambinaia in una casa di signori.
Purtroppo mia nonna Oriele si ammalò gravemente e la vita diventò sempre più difficile. A 12 anni mia mamma andò in risaia per quanto giovane fosse era una grande lavoratrice e cii  tornò per diversi anni.
Nel pomeriggio del15 agosto del 1958 sulla riva del fiume Po, mentre si divertiva con le sue amiche, un bel giovane di nome Giacomo Bagnolati, il mio papà che era appena tornato da militare e faceva il falegname, la notò. Con quei capelli bellissimi, lunghi e rossi e quegli occhi azzurri lo conquistò. Quella sera  lui la invitò a ballare alla balera di stellata. Sembravano fatti l'uno per l'altra per come ballavano bene insieme. Si innamorarono.
Il 28 ottobre 1961 si sposarono e vennero ad abitare a Bologna. Il 20 luglio 1962 naque Katia, mia sorella.
La mamma lavorava in casa mentre papà purtroppo spesso era in trasferta per lavoro.
Passarono gli anni e il 27 dicembre 1968 naqui io.
La vita era un po dura e lorolavoravano tantissimo per non farci mancare nulla.
Alla mamma piaceva molto disegnare e ci faceva le bambole di cartone con tanti vestiti colorati da cambiare.
Mise parecchi disegni in una cartellina che io conservo ancora.
Il 2 dicembre 1976 il suo papà, nonno Paolo se ne andò. Fu per lei e per tutti noi un grandissimo dolore. Dovevamo andare a Ferrara a prenderlo come tutti gli altri anni per passare il natale con noi e restare fino a pasqua. Quello fu un triste natale.
Il 31 0ttobre 1977 cambiammo casa e andammo ad abitare nel quartiere Pilastro. La casa era bella, ma le pareti erano spoglie. Soldi per comprare dei quadri non ce n'erano, cosi la mamma cominciò a dipingere e il primo quadro fu il ritratto di nonno Paolo. Poi ne vennero molti altri.
un giorno papà portò a casa un album di figurine con i Pierrot, alla mamma piacque tantissimo. Era lei, si sentiva esattamente come un Pierrot. A quel punto cambiò la sua firma, la "G" divenne un piccolo Pierrot seduto su un piccolo spicchio di luna, poi aggiunse il cognome di papà ". la gente ancora la ricorda come la pittrice dei Pierrot.
con l tempo diversi critici e giornalisti scrissero critiche in suo favore. 
Porto un quadro in Vaticano a Papa Wojtyla. Conobbe il cardinale e arivescovo di bolognaBiffi e molte altre personalità.
Fece molte mostre in beneficenza in italia e all estero. Scrisse poesie e il testo di alcune canzoni.
Era un ottima cuoca e fu invitata in alcuni ristoranti jugoslavi, dove ancora usano alcune sue ricette.
Nell estatedel 1995 accusò forti dolori l petto. Scoprirono gravi problemi al cuore. Nella primavera del 1996 le disseero che diveva essere operata al più presto perche il suo cuore era troppo sofferente, avrebbe potuto non arrivare a natale.
Io e Katia aspettavamo tutt e due un bimbo per lei era il terzo, per me il primo. Il mondo sembava crollarle addosso.
Il 13 agosto1996 la mamma fu operata di 4 bypass coronarici. Nessuna di noi 2 le aveva detto di che sesso era il bimbo. Io le dissi:" lo vedrai con i tuoi occhi il giorno che nasceranno!". Lei credette di non farcela. invece il 21 ottobre1996 vide Federica la mia prima bimba e il 6 marzo 1997  nacque Maria Chiara e lei insieme al mio papà erano li inseme a tutti noi.
Faticosamente riprese la sua vita. Nel frattempo papà era andato in pensione, lei ricominciò a dipingere, a scrivere, fece mosaici lavorò la ceramica e ricomincio a dare lezioni di pittura.
Nel febbraio 2005 papa ebbe un grosso intervento, ma anche lui piano piano 
 ricominciò a fare le cornici e l accompagnò come sempre nell' allestimento di mostre e mercatini.
Passarono gli anni e tutto sembrava andare davvero bene. 
Il 26 marzo 2007 il mondo le crollò di nuovo addosso, fu colpita da un ictus che le paralizzò tutta la parte sinistra.Dopo 2 mesi di ospedale, il 2 maggio finalmente tornò a casa, ma la sua condizione era davvero moltodifficile, non poteva camminare e non poteva muovere il braccio sinistro.
Provò a dipingere ma non fu più la stessa. Ricominciò a fare mosaici, presepi, oggetti da regalo insieme a papà, ma era sempre più stanca e triste.
Passarono altri anni, ma non camminò più e la sua mano rimase paralizzata. Nel frattempo papà si ammalò di alzheimer e tutto crollò. 
Il 3 ottobre 2013 il cuore della mamma dopo tanta sofferenza si fermò e con il dolore il peggiorò e si ammalò. Il 4 maggio 2014 anche lui ci ha lasciato e l ha raggiunta.
Ora sono nei nostri cuori e ovunque mi giro li rivedo, in un quadro in una cornice oppure in un mosaico.
Rivedo la mamma che mi sorride nel suo studio mentre dipinge e ascolta musica, cosa di cui non poteva fare a meno.
Rivedo papà mentre costruisce il mobile per il mo bagno, mentre legge il giornale e ascolta la radio.
sono davvero tanti i momenti specili che ci hanno lasciato. li abbiamo amati e li ameremo per sempre.































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